mercoledì 30 aprile 2014

Un viaggio in Toscana - Isabel (5º)

Ecco un piccolo commento di un'alunna di 5º su un viaggio che ha fatto in Toscana. Chi di voi c'è mai stato? Cosa conoscete della Toscana?

Durante la Settimana Santa ho fatto un giro - solo per donne - per la Toscana con amiche dell’infanzia. È stata un’esperienza meravigliosa; era da tanto che non ci riunivamo!
L’itinerario è stato fantastico: Bologna, Firenze, Siena, Lucca, San Gimignano, Arezzo, ecc. Ma voglio soprattutto risaltare oltre all’incontro fra noi, la generosità e disponibilità degli italiani sempre disposti ad aiutarci quando c’era qualche problema.
Abbiamo vissuto parecchi aneddoti, con la macchina a noleggio, con la benzina, con una contravvenzione ma c’era sempre un italiano a risolvere il disastro.
Ho sempre pensato che se non potessi vivere in Spagna l’unico posto possibile sarebbe qualsiasi città o paesino in Italia. Non è soltanto il clima, il cibo o la lingua, meglio ancora è il carattere degli italiani.
Se si sta in Italia si è tranquilli, molto felici, rilassati, perché loro cercano di renderci il soggiorno molto comodo e facile.

Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile che questo viaggio sia stato indimenticabile.

martedì 29 aprile 2014

CONCORSO!

Proposta della settimana: a chi piace il titolo del nostro blog? "Habemus blog" probabilmente fu scelto per le difficoltà incontrate e anche per i lunghi tempi nel crearlo, ma adesso che è grandicello, ben avviato, letto (...) e soprattutto COMMENTATO (...), forse potremmo pensare a un titolo più carino, più leggero e divertente, che rispecchi di più lo spirito di voi alunni di italiano. Apriamo a tutte le proposte, quindi sbizzarritevi, siate creativi, fate volare la vostra fantasia! Basterà che lasciate la vostra proposta tra i commenti a questo post, e poi noi provvederemo a farle votare in classe. La persona che avrà proposto il titolo più votato avrà un piccolo premio...culinario! Quindi vi conviene partecipare e aggiungere alla proposta il vostro nome e cognome e il gruppo a cui appartenete.
E veniamo al secondo concorso...sì perché abbiamo deciso che anche i tre alunni con più "partecipazioni" al blog, ovvero con più commenti, recensioni, ecc. riceveranno un premio culinario.
Per cui...forza forza forza! Vediamo chi vincerà!

martedì 22 aprile 2014

Giornata gastronomica e culturale


Il 9 aprile abbiamo celebrato la giornata gastronomica e culturale. Il Dipartimento di Italiano era presente con due attività e una bellissima tavolata piena di cibo tipico italiano! Vi lasciamo qualche foto (se qualcuno dovesse averne altre vi preghiamo di condividerle con il Dipartimento) e il commento entusiasta di un'alunna che ha partecipato alle attività. E mannaggia a chi se l'è persa!






  
Taller Sfatiamo i miti della gastronomia italiana

Alla fine è arrivato il 9 aprile! Ieri ho avuto il piacere di partecipare alla festa a scuola e di conoscere tante informazioni riguardanti tanto la cucina italiana quanto il ballo della Tammurriata. A mio parere tutto è stato molto interessante. Dopo aver visto il video sul blog e facendo un paragone tra coloro che ballano e l'esperienza vissuta dal vivo, devo dire che questo ballo della Campania certamente sveglia un coinvolgimento che si fa sentire. Quando comincia la musica mi sembra che sia un invito a partecipare con i sensi. Un'altra attività è stata quella in cui ci hanno offerto la possibilità di assaporare alcuni piatti tipici e di sapere anche alcune curiosità del modo di cucinare degli italiani. Insomma faccio i complimenti a tutti per il loro lavoro e perché abbiamo trascorso insieme un bel momento(María de los Ángeles- 5º)


Taller de Tammurriata

Tiramisù
Pappardelle con verdure

domenica 6 aprile 2014

Tammurriata: Il Ballo sul Tamburo

Si avvicina il 9 aprile e la nostra Giornata Gastronomica e Culturale! Ci saranno molte attività interessanti, concorsi di cucina, talent scout, lezioni di danza, cose buone da mangiare e prodotti tipici.
Noi del dipartimento di italiano abbiamo pensato di offrirvi una piccola lezione dimostrativa di un ballo della tradizione popolare della campania: la tammurriata, ovvero il ballo sul tamburo. Non si balla fisicamente "sul" tamburo, ovviamente (maledette preposizioni!), ma metaforicamente sulla sua musica, su un ritmo potente e antico.
Se vi interessa conoscere questo ballo e la sua storia vi aspettiamo mercoledì 9 aprile alle 16.30 nell'aula 002: vi racconteremo un po' della sua storia, delle sue origini, delle tradizioni a cui è legata e cercheremo anche di imparare qualche piccolo passo di danza (sono ammesse persone dai 2 ai 102 anni).
Nel frattempo, per farvi venire la voglia, leggete questo breve testo e soprattutto: guardate i video! Il primo mostra come funziona una "paranza", cioè un gruppo di suonatori, cantanti e ballerini, e il secondo è un estratto dal documentario di Salvatore Raiola Voci del popolo contadino. Insomma non vi resta che venire a trovarci mercoledì prossimo! Come resistere al richiamo del tamburo?




La tammorriata o ball ‘ncopp o tambur (ballo sul tamburo) è una delle danze popolari più diffuse e conosciute del Sud Italia. Si sviluppa soprattutto in Campania, e presenta numerose varianti e particolarità. La più nota, probabilmente, è quella conosciuta come Nocerino-sarnese, che si balla nella zona che circonda Nocera, cittadina italiana in provincia di Salerno, situata in prossimità del fiume Sarno.
La tammorriata ha origini antiche, probabilmente relazionate con la tradizione coreutica legata al culto di Dioniso, con elementi fortemente simbolici e propiziatori di fertilità. Questo ballo infatti nasce in contesti contadini, e i suoi movimenti in origine richiamano alcuni movimenti caratteristici del mondo agricolo.
La tammorriata si balla in contesti festivi e celebrativi, soprattutto nelle feste religiose dedicate al culto della Madonna (specialmente nel periodo pasquale e nel mese di maggio), feste in cui si costituiscono nelle piazze e nelle strade del paese dei cerchi di persone in cui tutti possono partecipare, prendendo di volta in volta, e nel rispetto degli altri, il ruolo di cantori, suonatori e ballatori (o ballerini). Mentre i suonatori battono sulla tammorra (tamburo in dialetto campano), o suonano gli altri strumenti caratteristici come il Putitpù, il Triccheballacche o lo Scetavajasse, e i cantori intonano la melodia della canzone che vogliono cantare, dal cerchio si staccano due o tre coppie di ballatori, e cominciano a ballare al centro del cerchio mentre gli altri li osservano e li incitano. Le tammorriate possono durare anche molto tempo, per cui è fondamentale il “ricambio” dei ballerini, cosa che avviene soprattutto attraverso la “rubata”: attraverso lo sguardo, un ballerino del cerchio richiama l’attenzione di un membro della coppia danzante, chiedendogli il permesso di inserirsi al posto del suo compagno di ballo; se questo ricambia lo sguardo, nella successiva votata, ossia il momento culminante della strofa che corrisponde allo girare dei ballatori l’uno attorno all’altro, il nuovo ballatore si inserirà nella coppia estromettendo uno dei due e prendendone il posto.
I movimenti e passi della tammorriata non sono difficili da imparare, ma costituiscono un linguaggio coreutico che poche persone ormai conoscono.
La forza, l’entusiasmo, l’allegria della tammorriata continuano ad attrarre folle di appassionati, vecchi, giovani, ricchi, poveri, bambini e pazzi: questo ballo non ha età, non ha capi, è un incontro orizzontale in cui tutti possono partecipare.