domenica 26 gennaio 2014

Il ragù

Domenica, giorno del Signore (per chi crede), della famiglia e della buona tavola. In Italia la domenica ci si riunisce tutti intorno al tavolo, dove le mamme, le zie e le nonne (e ogni tanto anche i signori uomini) deliziano il palato dei familiari con saporite leccornie.
A Napoli, da tempo immemore, vige una preziosa tradizione: 'o rraù, il ragù, una salsa di pomodoro fatta con pezzi di carne e cotta a lungo, con la quale si condisce il piatto di pasta della domenica.
La preparazione è lenta e paziente, va dalle 4 ore di cottura ai tre giorni, e il risultato è una salsa spessa e scura in cui la carne è diventata talmente tenera da sfaldarsi come burro.
La ricetta, come in ogni piatto tradizionale che si rispetti, varia da famiglia a famiglia, e a volte anche all'interno della stessa famiglia si producono faide fratricide su quale sia il modo migliore di cucinare questo piatto della domenica.
Vi proponiamo quella di Gennaro Contaldo, chef di fama internazionale nato a Minori, sulla splendida Costiera Amalfitana.

Ricetta per 4-6 persone:
Per cucinare un buon ragù napoletano, per prima cosa occorre soffriggere una cipolla in circa 5 cucchiai d'olio, rigorosamente extravergine d'oliva. Quando la cipolla sarà dorata, bisogna aggiungere la carne: 500 g di muscolo di manzo o di maiale, 200 g di salsicce di maiale italiane (nulla a che vedere con quelle salsiccine gelatinose che si vendono al supermercato) e infine 500 g di tracchie (in napoletano), spuntature (in italiano), ovvero la parte carnosa delle costolette del maiale. Far rosolare tutto a fuoco bassissimo, condire con sale e pepe, e a fine cottura tirare la carne con un goccio di vino, bianco o rosso secondo le preferenze. Aggiungere 2 cucchiai di pomodoro concentrato (o 5 di passata), e 2 barattoli di pelati schiacciati in piccoli pezzi. Aggiungere, se si vuole, altro sale al pomodoro (ma è consigliabile provarlo prima), qualche fogliolina di basilico fresco, portare ad ebollizione e poi abbassare la fiamma al minimo, coprire e lasciar pippiare, cioè bollire, minimo due ore, mescolando ogni tanto, finché la salsa non sarà spessa e setosa.
Il ragù si può accompagnare a un bel piatto di pasta o può essere mangiato come condimento della carne, con del buon pane cotto nel forno a legna.
Vi salutiamo, augurandovi buon appetito, con un divertente video tratto dal film Incantesimo Napoletano, di Paolo Genovese e Luca Miniero.
A voi buona domenica e... buon appetito!

5 commenti:

  1. una domenica farò questa ricetta e ti racconterò come è stata.

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  2. Sempre avevo pensato che il ragù sarebbe stato come il nostro, uno stufato di carne con patate e piselli , carotte e altre verdure. Mi rendo conto che questo ragù assomiglia piuttosto a quello che io al meno dico "carne con pomodoro ", ma quegli italiani sanno vender bene la loro cucina. Sono un esempio a seguire.

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    1. Eh sì, almeno su questo noi italiani siamo proprio degli esempi da seguire...solo su questo però!
      Il ragù di cui parli tu forse è un po' più simile alla bolognese, un altro tipo di ragù di carne, più conosciuto di quello napoletano, che si usa spesso per fare le deliziose lasagne.

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  3. Buonissimo!!
    Magari lo faró qualsiasi girono!!

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