
L'unico filo che li percorre è la ricorrente riflessione dell'autrice sulle persone e luoghi che ha conosciuto o su qualsiasi vicenda a cui lei ha participato.
Come "Ritratto di un amico", un capitolo indipendente come tutti gli altri undici, ci descrive il difficile rapporto di amicizia con un giovane poeta che influí tanto sulla sua letteratura fino a quel punto di dire che in grande parte fu il suo segreto interlocutore. Lei sempre tace il nome del poeta; ma si sa che si trattava di Cesare Pavese.